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Tessiture create nei laboratori artigianali specializzati

Le creazioni ideate ed eseguite nei laboratori artigianali specializzati situati nelle città accompagnano la storia del tappeto alla pari delle produzioni tribali e di villaggio, ma la loro influenza nel mondo del tessile non è sempre rimasta costante.

L’evoluzione di queste manifatture può essere collocata in due periodi distinti.

Il primo si ispira alle produzioni di corte ideate per i sovrani e per la nobiltà e si protrae in un lasso di tempo che inizia dal Rinascimento sino alla prima metà del Settecento per poi eclissarsi.

Con l’avvento della seconda rivoluzione industriale e grazie al rinnovato interesse per l’arte orientale da parte della borghesia europea si ebbe una ripresa della domanda e della produzione del tessile.

Queste opere artigianali divennero parte di un progetto studiato per gli spazi abitativi delle case occidentali, ma il processo di rinnovamento richiese modifiche alle dimensioni dei tappeti. Anche i disegni e i colori furono profondamente cambiati e, di conseguenza, si persero tradizioni secolari.

Dalla seconda metà dell’Ottocento alcuni artisti illuminati diedero vita al movimento Arts and Crafts il cui scopo era rivalutare l’artigianato, scartando i prodotti industriali di pessima qualità. Nacquero così in Europa dei centri specializzati per la tessitura che contribuirono ad un nuovo modo di vivere e interpretare il tappeto. William Morris fu uno dei massimi rappresentanti del movimento.

Non possiamo dimenticare la scuola di architettura e arte Bauhaus, nata in Germania fra le due guerre, che rappresentò il punto di riferimento fondamentale per tutti i movimenti d'innovazione nel campo del design e dell'architettura e quindi anche del tappeto.