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Lavorazione a telaio | riflessione sulle creazioni tessili artigianali

Riflessione sulla lavorazione artigianale a telaio

09/02/2021

 

L’interesse per la lavorazione a telaio di tessili artigianali in questi ultimi anni sta crescendo. Ognuno di noi può creare con un telaio artigianale il proprio tessuto. Ma dopo corsi e lezioni private, dopo ore passate a provare e riprovare, dopo tanto impegno per riuscire a staccare la stoffa dal telaio dovremmo porci una semplice domanda:" Il mio lavoro è totalmente artigianale?"

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La realizzazione di un tessuto artigianale presume l’ausilio dell’uomo in ogni passaggio: dalla preparazione dell’ordito sul telaio alla rifinitura del proprio manufatto.

Ma se usiamo un filato creato totalmente con mezzi meccanici, non conoscendo la composizione della fibra, forse l’opera creata non sarà totalmente artigianale perché la sua struttura (il cuore del mio lavoro) ne risulterà compromessa.

Non necessariamente dobbiamo scegliere filati creati totalmente a mano, con coloranti naturali di derivazione vegetale o minerale. Possiamo però trovare il giusto compromesso tra innovazione e tradizione.
L’utilizzo di filati che derivano da fibre usate da millenni (dimenticate per lungo tempo), ma creati con sistemi innovativi, può fare la differenza. Infatti useremo un prodotto che rispetta tradizioni secolari e ambiente (ecosostenibilità) invece di un prodotto dalle origini incerte.

Il filato di eucalipto rappresenta in questo caso un ottimo esempio.
Si tratta di un materiale ancora poco utilizzato in Italia, ma che va sicuramente scoperto. Si ottiene dalla lavorazione della cellulosa dell'omonima pianta, un albero che non necessita di molta acqua (è sufficiente quella piovana) e non richiede alcun tipo di trattamento (pesticidi o altro). La sua lavorazione ha un bassissimo impatto sull'ambiente. Inoltre è un materiale naturalmente antibatterico, traspirante, che non si stropiccia facilmente, molto luminoso e morbido al tatto, biodegradabile (essendo di derivazione vegetale).

Trovo interessante anche l’utilizzazione di altri tipi di filati grezzi, non trattati chimicamente, come l'ortica, oppure la seta Ahimsa ( seta vegana), ma anche il cotone grezzo non mercerizzato.

 

Forse è una sfida difficile da affrontare, ma realizzabile. Dovremmo diventare più consapevoli delle nostre azioni anche attraverso i piccoli gesti quotidiani. Partendo da un’idea che poi si trasformerà in un’intenzione e alla fine diverrà realtà.

M.Rossi

 

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